Giubileo, Pnrr ed Expo, opportunità per le imprese di Roma”. Parla Marco Matteoni
La mission delle imprese di Roma è ripartire e recuperare terreno dopo le conseguenze della emergenza pandemica e gli effetti della crisi energetica: fattori che hanno messo in ginocchio il sistema imprenditoriale che adesso, però, sembra invertire la rotta. Ne abbiamo parlato con Marco Matteoni, ex presidente della Confartigianato Edilizia di Roma e del Lazio, e fondatore della MMGroup, tra i principali player nella riqualificazione immobiliare ed energetica.
Dottor Matteoni, cosa ne pensa della condizione delle imprese capitoline?
“Guardi vorrei partire da alcuni dati che affermano come nel 2022 il bilancio dell’export delle aziende della Capitale e della sua provincia avrebbe segnato un grande balzo positivo, soprattutto nel mercato dei metalli, dei prodotti chimici e dei mezzi di trasporto, ma anche dell’agroalimentare e degli articoli farmaceutici. Insomma, ancora una volta le imprese romane si dimostrano assai vivaci e pronte, dopo i sacrifici post emergenza pandemica, a riprendersi quello che hanno perso in questi anni”.
Dunque, un segnale positivo?
“Certamente e, inoltre, un segnale davvero importante che conferma la professionalità, le competenze e la serietà del nostro sistema imprenditoriale, in grado di fare passi in avanti nel settore della digitalizzazione e della innovazione tecnologica ed essere di conseguenza maggiormente attrattivo sui mercati internazionali. L’auspicio è che questo trend continui a crescere e che gli enti istituzionali mettano in campo provvedimenti realmente efficaci ed efficienti per debellare quelle criticità e quelle problematiche che ostacolano il pieno rilancio delle nostre imprese”.
A proposito di opportunità e rapporti con le istituzioni. Dottor Matteoni, che significato attribuisce all’eventuale Expo 2030 a Roma?
“Dopo il Giubileo 2025, siamo di fronte a una opportunità unica, dalla rilevanza incommensurabile per lo sviluppo sostenibile, la rigenerazione urbana e l’immagine dell’Urbe Eterna e, quindi, dell’intero sistema Paese. E, di conseguenza, per la nostra comunità, per i territori e tutto il mondo produttivo. Expo 2030 punta infatti a rappresentare una grande occasione per mettere a sistema e integrare i giganteschi investimenti previsti con il Pnrr e da altri finanziamenti nazionali, per un importo complessivo di oltre 8 miliardi di euro destinati a interventi per le infrastrutture e opere per la mobilità nella Città di Roma, nella sua Città Metropolitana e nel Lazio. In questo contesto, fondamentale sarà dunque fare sistema: Governo nazionale, Campidoglio, la Regione Lazio, la collettività, il settore privato e la comunità scientifica ed accademica devono remare tutti insieme per la creazione di un modello virtuoso e sostenibile che convinca chi di dovere a scegliere la Capitale d’Italia quale sede ufficiale dell’Expo 2030. Vincere si può”.
Altro elemento di sostegno per le imprese dovrebbero essere poi i fondi Pnrr: è d’accordo Matteoni?“Assolutamente si, ma prima di tutto dobbiamo porci il problema di una gestione quanto più oculata, corretta ed efficiente di tali finanziamenti da parte delle istituzioni statali, a tutti i livelli. In tal senso, l’auspicio è che il governo nazionale e le Regioni aiutino in maniera decisa e costante i Comuni nell’utilizzo dei finanziamenti del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza, che potrebbero rappresentare un volano economico, sociale e produttivo per comunità e imprese oggi in difficoltà. Insomma, il concetto è chiaro: se le risorse pubbliche ci sono, cerchiamo di spenderle e investirle in maniera chiara, trasparente, efficiente e veloce. Anche l’esecutivo Meloni faccia la sua parte”.